L’altezza.

L’altezza.

Quando i tuoi occhi apparivano all’altezza dei miei.
Non erano questi presagi neri, lontanissimi, che vedo ora.
Non erano questi semi di vetro conficcati nella mia terra, che io annaffio di “torna” e che mi sbocciano di “mai”.
Questi resti della festa, i carboni fumanti, i crampi nelle cosce mentre corro via da te.
Non erano altro che i tuoi occhi, lì davanti.
Non ero altro che un miracolo e loro i miei due santi.
Quando io apparivo all’altezza dei tuoi occhi, ai tuoi occhi, di te.

Ph. Eliot Lee Hazel

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