L’armata.
A cos’altro dovrò abituarmi? Non si fa più intuire, la vita. E’ uno strappo, una corsa liberata. Un’altra città, scientifica, di santi. E’ una vena tua, dove ghiaccio i miei figli. Ed il silenzio, ferito. Il silenzio. La mia cena, resistenza di dita. Il finale si accende di lotta. Non so più tornare. Sono malata …