Moby Dick.
Io che mi sento fragile perché non posso metterti un like prima di tutti. Tu che voli e salvi vite come Superman. Io che impiego tre ore a scriverti un messaggio. Tu che catturi Moby Dick in un nanosecondo. Io tutta poesie e lettere d’amore, tu che scarichi pesi immani dalle mie spalle, a mani …
Il mutare degli occhi.
Cosa diventi? Leggi sul WSI Voglio parlare, per tutti gli anni a venire, di quella frazione di secondo in cui i tuoi occhi mutano. I tuoi occhi iniziano normali. Lucidi e perfetti, come sempre si presentano al mondo. Che tu vada avanti o indietro, qualsiasi strada tocchi, i tuoi occhi assorbono occhi, in un canto …
Lo specchio.
Quando tiro fuori lo specchio dalla borsa per darmi un’occhiata, non è per vanità, non lo so, forse anche per quello. Ma se è successo quando ero con te (chiunque tu sia) è perché quando ci sei tu mi sembra di non esistere, di diluirmi in te, insieme alla tua vita. Non ho coscienza di …
Mercurio.
Liberarsi dalle abitudini, dai gusti, dagli orari. Vivere giorni a più livelli, vedere te in ogni strada che non mi corri incontro, lasciare calcificare i sogni, inacidire. Tu che mi sali dentro come mercurio, e intanto ridere con tutti e ridere di me, seduta dove tu sei stata seduta un giorno, ricaricando la mia spina …
In ascolto.
Mi ricordi le storie misteriose che si raccontano i bambini, l’albero che credevo nero quando invece era solo notte, il vento feroce che trascina la slitta dei fiocchi di neve, quei buchi nel fondale che ad un passo tocchi e in quello dopo muori. Mi ricordi le coccarde rosa e azzurre sui rami quando è …
Selvaggi.
Siamo così disabituati alla tenerezza, all’innocenza, alla gentilezza, che le chiamiamo falsità, debolezza, e ce ne vergogniamo. Le distruggiamo. Le facciamo a brandelli coi denti, come dei selvaggi. Io preferisco passare la vita a cucire pezzi che a sbranarmi la carne per farmi forte. Preferisco morire di dolore che essere felice alle mie spalle. Ph. …