Nessuna definizione.
“E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine.” (Andrea Pazienza) Ho sognato che ti riparavo da un’esplosione di vetri. E tu sai che ho la fobia del vetro, che controllo dieci volte l’orlo del bicchiere per assicurarmi che non sia scheggiato. Ma nel sogno qualcosa esplodeva, e miliardi di vetri ci arrivavano addosso …
Anche stavolta
Considerazioni a freddo e tu sei il caldo. Leggi sul WSI Ogni volta che non riesco a scrivere, che mi si fermano le mani, che la testa si svuota, occupata dai pensieri più banali, quelli più pratici, ghiacciati, mi basta pensare alla curva del tuo collo, come il germoglio di un cigno, e subito …
L’indirizzo
Sempre e per sempre, dalla stessa parte mi troverai Leggi sul WSI Scavalco le pozzanghere venate di arcobaleno e d’olio, la mia gonna si spalanca come un’ala di farfalla, di velluto, di paura di morire. Ti raggiungo in uno di quei bar raccolti dal vetro, come serre in cui crescono fiori annoiati, e infatti ti …
Biciclette e treni.
Respiro e battito. Leggi sul WSI È stato il giorno in cui ho imparato ad andare in bicicletta che ho realizzato che tutto quello di cui avevo bisogno per vivere erano respiro e battito. Potevano essere rotti da un’emozione, dalla paura, dall’amore, dalla fatica, dall’angoscia e sarebbe stato meglio non cadere. Mio padre mi ha …
Piccolo trattato sull’amarti.
Cosa ho imparato di te. Leggi sul WSI Non troverai nessun altro al mondo più preparato di me: tu sei l’argomento in cui brillo. Io sono l’esperto. Ho preso mille lauree, su di te, ho fatto tutti i corsi, gli approfondimenti. Sono stato bocciato, anche, a molti esami, ma li ho ripetuti, prendendo poi la …
La storia del tuo bicchiere.
Sono dove siamo nati Leggi sul WSI Potrei raccontare avventure straordinarie, vissute con te. Aneddoti incredibili, paesaggi mai visti, viaggi lunghissimi intorno al mondo. Con te ho fatto tutto, anche quello che non è stato ancora pensato. Ma ci sono storie inenarrabili che solo alcuni angoli di questa corpo sanno. Te ne racconto una, in …
Inno all’abitudine.
Rami e voli di uccellini Leggi sul WSI Ora che ho preso confidenza con ogni tuo fluido corporeo, ora che sono diventato io il tuo orologio biologico, tu te ne vai. “L’abitudine”, dici. “L’abitudine”. Come se stessi pronunciando il nome di un insetto. Raccogli tutte le tue cose che conosco a memoria, il difetto che …
Il mutare degli occhi.
Cosa diventi? Leggi sul WSI Voglio parlare, per tutti gli anni a venire, di quella frazione di secondo in cui i tuoi occhi mutano. I tuoi occhi iniziano normali. Lucidi e perfetti, come sempre si presentano al mondo. Che tu vada avanti o indietro, qualsiasi strada tocchi, i tuoi occhi assorbono occhi, in un canto …
L’impatto.
Quanto pesa la paura? Leggi sul WSI È incredibile quante cose si riescano a pensare prima di un impatto. Quando il corpo è sospeso tra quello che eri prima e l’asfalto. Cose piccole, a volte senza senso. Come se l’archivio dei ricordi esplodesse, e volassero così, davanti agli occhi, delle immagini a caso. Il libro …