La ricompensa.
Se non si vive con disperazione, voglia, desiderio, violenza, allora non si vive. La ricompensa del male non è la serenità. La ricompensa del male è la follia. Nessuna felicità. Solo sangue, secrezioni, saliva. Solo verità, viscere, mucose. Solo simulazione. Solo transiti umani, tra un declino e l’altro. Ph. Angie Couple
Fisica della mancanza.
Questa fame che sento. Piccola. Stretta. Coi muri in continuo avvicinamento. La riempio d’acqua perché nient’altro va. Poi arriva il gelo a paralizzare. E l’acqua stretta e poca diventa lama di ghiaccio. In questo suicidio non organizzato per uccidermi mentre provo a sopravvivere. Più mi do la forza più forte stringe quello che non do. …
Corteo.
Imbattersi in un corteo di studenti. Ricordare. Non so se imbarazzarmi o commuovermi per quella fase primordiale del sognare, che era anche mia, che è uscita squarciata anche dalla mia voce. Prima rifiutare, poi fondersi. Prima tagliare l’aria con braccia tese e aste di bandiera. Poi passare lì in mezzo quatta come una talpa, dire …
Nodi.
Si fanno nodi alle dita per ricordare i torti. Nodi che poi stringono troppo, e te le staccano, le dita. Non puoi più accarezzare. Non puoi più toccare. Non puoi più stringere altre mani. Non puoi più arrivare in fondo alle cose belle, che dormono dentro vuoti profondi. Alti come le dita che avevi. Ph. …
Non capisco.
Io non so essere dolce. Non capisco i mali che ci obbligano a pensare. Il mistero del ricordo che attacca come un cancro. Non capisco i rumori che costringono all’immobilità. Che chiamano il terrore. Non capisco la terra su cui ci appoggiamo. La gioia di ovatta che ci abbandona con le nostre madri. Non capisco …
Arti vivi.
Quelli che ti dicono che devi prendere decisioni drastiche, che devi eliminare le tue situazioni instabili per iniziare a vivere, mentono. Se il tuo braccio non è ancora in cancrena non tagliarlo. Certo, ci si abitua a vivere senza braccio. Si può essere felici senza quel braccio. Ma non lo riavrai più. Non ti ricrescerà. …
Io, 1993, 12 anni.
“Bisogna che si smetta di cantare, Che ogni musa ritorni sull’altare. Che finiscano gli scherzi, Che si dia il via ai pianti. E banchetti di acqua e pane, E la morte del giullare. Che l’anima diventi muro per fermare le persone. Che i tuoi occhi smettano di essere pozzi e tornino a guardare. Senza trappole. …