Il nostro dovere.
L’unico tempo davvero mio, sospeso, ormai sembra essere solo quello del “tragitto”. Del passaggio tra un posto e l’altro. Se prima odiavo guidare, oggi lo attendo, quotidianamente. Mi metto al volante, collego il telefono con la mia musica e parto. Automatizzo il movimento e libero la mente. Le sole cose che ho scritto, nell’ultimo periodo, …