L’altalena.
Assisto immobile al tuo mutare. Diventi trasparenza. Nessun luogo da raggiungere. Sono io, e tu dentro ti spalanchi in oceani. Perché leggera divento solo in acqua. Come un’altalena appesa al cielo. Le mie gambe, le braccia, il cuore, la pancia. Tutti ce ne stiamo qui, a splendere come pinne di pesci. E tutto questo era tuo e tu l’hai perso, senza saperlo. Come si perde il colore del viso davanti alla fame.
Ph. Jake Casapao