Io, 1993, 12 anni.
“Bisogna che si smetta di cantare,
Che ogni musa ritorni sull’altare.
Che finiscano gli scherzi,
Che si dia il via ai pianti.
E banchetti di acqua e pane,
E la morte del giullare.
Che l’anima diventi muro per fermare le persone.
Che i tuoi occhi smettano di essere pozzi e tornino a guardare.
Senza trappole. Senza male.
E che tu non sia stanco, mai stanco di viaggiare,
Di venire su quest’isola e portarci il mare.”
Ph. Marta Bevacqua