In bocca.

In bocca.

Le tue spalle chiare. Piccole. Da scriverci parole solo mie, parole piccole. Appunti di cose che non voglio perdere e che poi lascio cadere nel vuoto immenso oltre la tua pelle. Mi vieni in mente così. Mentre il treno fa vibrare l’intero peso della mia esistenza. Tu mi compari così. Come compare la linea retta degli alberi di ulivo, i cubi rotti delle case. Sei lì, nella metà esatta tra occhi e cose. E ti tocchi tra le gambe, mi sbavi in bocca l’amore.

Ph. Amanda Charchian

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