Eri.

Eri.

Ed eri nudo, immerso in questo fiume.
Con quello stupore negli occhi che odorava di bambino.
Mi hai teso la mano e in quel momento ho capito che non avevo più scelte.
Nei tuoi gesti dondolavano anelli di luce.
Guardavi la mia fronte per leggermi i pensieri.
Il tuo sorriso era disegnato dalle mani di una farfalla bianca.
Le sue ali sono rimaste nelle mie tasche.
Mio splendido dolore.
Mia tortura.
Solo per te il mio ridicolo lamento.
Solo per te.
Devi averne cura.
Ed eri lì.
Con la tua testa sempre colma di pensieri.
Li vedevo brillare nei tuoi occhi.
Se ce n’è uno per me nascondilo più che puoi.
Eri lì.
Il tuo sorriso imperfetto come la mia vita.
Ho cercato di spiegarti tutto quanto con un cenno.
Devi allontanarti da me.
Allontanati.
Prima che i tuoi sogni diventino i miei sogni.
Prima che questa indifferenza diventi passione.
Non posso difendermi.
Non ho più armi.
Distruggimi con le tue mani.

Ph. Berber Theunissen

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