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Giallo. – Stazione n°1

Giallo. – Stazione n°1

La stazione è pressoché vuota. C’è molto vento. Il mio biglietto vibra forte tra le mie labbra, come un insetto intrappolato dal non detto, mentre ti cammino accanto, riponendo il portafogli nella borsa. Ci fermiamo al binario 1, al margine sinistro, ora che vedo lo scenario dall’esterno, ora che ricordo lontanissima quel momento. Io e …

Estranei.

Estranei.

Conosco moltissima gente, anche troppa. Ma spesso ho l’impulso irrefrenabile di parlare con gli estranei. Di far loro delle domande, guardandoli negli occhi. Di toccare la loro parte più oscura, subito, con violenza, con disperata voglia. Di dargli accesso, totale, alla mia esistenza. Arrivare dove non è concesso arrivare, con il primo, che ne so, …

Sorda.

Sorda.

Sono sorda, quasi completamente, da un orecchio. Ed è per questo che ti sento meglio. Il tocco delle tue dita sul mio collo, come una tempesta di sabbia nel cervello. Tutto ciò che tocca la mia pelle ha un suono amplificato. Lo strepitio di fuoco di uno sfioramento, il tonfo secco di un polpastrello, lo …

Stai dritta.

Stai dritta.

Siediti composta, stai dritta, ti dico sempre. Sei curva che le costole schiariscono la pelle in tagli bianchi di tensione. Ed ogni volta che ti bacio la schiena mi sembra di soffiare un dente di leone.

“… Non c’è niente che sia per sempre.”

“… Non c’è niente che sia per sempre.”

“… Non c’è niente che sia per sempre.” cantavi sotto al palco, muovendoti come un pendolo che scandisce le mie ore. Ma che bugia è mai questa? Tutto, qui, è per sempre. Magari fosse vero il contrario. Tutto, qui, dura più della mia vita. Delle ere, delle galassie. I tuoi capelli bagnati sulla schiena, come …

Cruciverba.

Cruciverba.

“Perché continui a scrivermi ora che abbiamo smesso di leggere?” Non lo so. Forse perché tu puoi conservare tutto quello che del mondo è andato perso. Come una Bibbia che però racconta la verità.Di certo sei la mia più antica tradizione, il rito ancestrale che salva cento anime sacrificando la mia. Oppure perché ricordi i …

La mia promessa.

La mia promessa.

Non avrei mai pensato che un legame potesse rendermi così libera. È questo quello che penso di noi. È questo quello che dico, tutte le volte che mi chiedono di noi. Ti ho scelto perché ho scelto me. Tutto ciò che sono e che posso essere al tuo fianco. Ti ho scelto perché non ti …

Lo sfratto.

Lo sfratto.

Ogni volta che sorridevi finestrine di luce tremavano ai margini dei tuoi denti. Era lì che io abitavo, con i tuoi sogni ed i morsi, prima di essere sfrattati dalle fatiche e dai rimpianti. E più sei triste e più io sono senza casa. Sogni e morsi mi spezzano la schiena. Per questo io ti …

La nostalgia.

La nostalgia.

A me è sempre sembrato che a casa mia la nostalgia crescesse nei campi. Vedo i suoi germogli accanto agli ulivi, negli incavi dei muri. A volte la vedo andare in fumo come tabacco, a volte la spremo sul pane duro per non morire di fame. E più cresco e più il raccolto diventa pesante, …

Nessuna definizione.

Nessuna definizione.

“E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine.” (Andrea Pazienza) Ho sognato che ti riparavo da un’esplosione di vetri. E tu sai che ho la fobia del vetro, che controllo dieci volte l’orlo del bicchiere per assicurarmi che non sia scheggiato. Ma nel sogno qualcosa esplodeva, e miliardi di vetri ci arrivavano addosso …

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