Senza danno.

Senza danno.

Se si potesse, sempre, far confluire i flussi, smuovere le cellule, spingerle tutte contro altre cellule. Amalgamare gli universi, estrarsi le rocce dal petto e farci un regno tutto intorno. Invece, forse, non lo so, si deve solo riabbassare il telo, bruciare senza danno, dietro un palmo di mano, bramando il vento.

Ph. Edie Sunday

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